In un'altra pagina abbiamo descritto le varie metodologie di deposito a disposizione di chi vuol proteggere un'invenzione tecnica. In particolare un Titolare italiano puo' eseguire un:
Se Il titolare e' interessato solo al territorio italiano, gli basta un deposito nazionale.
Se invece gli interessi commerciali si estendono oltre confine, la strategia di copertura territoriale puo' avere molteplici esecuzioni. Ergo, ne esiste senz'altro una a costo minimo.
E' peculiare nostra abilita' riuscire a trovare in ogni situazione la combinazione di depositi che ottiene la copertura territoriale richiesta e il costo minimo.
Non solo si sfruttano il brevetto Europeo e/o il PCT, ma la conoscenza aggiornatissima dei tariffari degli agenti esteri e delle tasse nazionali consentono sempre di scegliere il percorso meno oneroso.
Non sempre spendere meno e' il parametro principale. Conviene a volte investire su dati piu' certi, vale a dire impegnare risorse su brevetti che hanno chance ragionevoli di venir concessi.
Una possibilita' per proteggere un'invenzione all'estero e' depositare corrispondenti domande estere nel paese estero interessato entro un anno dal deposito italiano, e ricevere nel frattempo la ricerca di anteriorita'.
L'anno di "ritardo" e' la conseguenza della Convenzione di Parigi, la quale afferma che chiunque abbia regolarmente depositato, in o per uno Stato facente parte di una Convenzione internazionale ratificata dall'Italia che riconosce il diritto di priorita', una domanda diretta ad ottenere un titolo di proprieta' industriale o il suo avente causa, fruisce di un diritto di priorita' a decorrere dalla prima domanda per effettuare il deposito di una domanda di brevetto d'invenzione, di modello di utilita', di privativa di nuova varieta' vegetale, di registrazione di disegno o modello, e di registrazione di marchio (art. 4 della Convenzione di Parigi).
Il termine di priorita' e' di dodici mesi per i brevetti d'invenzione ed i modelli di utilita' e le varieta' vegetali, di sei mesi per i disegni o modelli ed i marchi.
Si comprende che l'istituto della priorita' ha la funzione di consentire al titolare italiano di aspettare un anno per valutare la copertura territoriale estera in cui ottenere la tutela. E puo' evitare di dover depositare contemporaneamente e subito tutte le domande estere.
Le domande estere che rivendicano una priorita' italiana, benche' depositate dopo, dovranno soddisfare i requisiti di brevettabilita' (novita' e altezza inventiva) rispetto alla data del primo deposito italiano.
Lo sfruttamento di queste opzioni e molte altre in una miscela virtuosa e ragionata e' il segreto per ottenere il massimo dall'istituto brevettuale.